venerdì 24 febbraio 2006

News: la passione di Darja

Vi ho già parlato di Darja Ribaric, nel post sul “News: Cetaceo misterioso (3)”. Riprendo il discorso perché, vista la valanga di commenti suscitati dal post “Riflessioni: passioni”, quello che voglio dirvi ha proprio a che fare con la passione, la volontà, la voglia di fare. Darja è una biologa slovena che di mestiere fa l’informatore scientifico del farmaco. E poi spende il suo tempo libero e parte dei soldi che guadagna col suo lavoro “ufficiale”, per studiare i delfini delle acque slovene e croate. Ha fondato un’associazione che si chiama Vivamar. Vivamar è nata nel giugno del 2002, e studia appunto le popolazioni di delfini (tursiopi) residenti nel golfo di Trieste. Ha già presentato un lavoro preliminare sui suoi studi (prima volta della Slovenia) alla conferenza dell’ European Cetacean Society's Conference. Darja fa tutto da sola, con l’aiuto di qualche amico collaboratore, e con la sua energia, la sua passione, la sua voglia di fare quello che le paice e che ama, anche se non le dà da vivere. Una delle iniziative per sostenere la sua Vivamar è stata la produzione di un calendario del 2006, con meravigliose foto di delfini, tutte scattate da lei, in Slovenia ma non solo. Il calendario è di grande formato (46 x 46 cm) e le foto sono 46 x 27 cm, il che significa che dopo averlo usato come calendario, potete fare degli splendidi quadretti. Costa solo 3 euro!! Ai quali vanno aggiunti 7 euro di spedizione, ma mi pare che 10 euro per 13 splendide foto non siano una cifra esagerata.

Se volete avere questo bel regalo e nel contempo aiutare Darja nella sua ricerca e nella sua azione per la salvaguardia dei delfini del nord Adriatico, scrivetele per acquistare il calendario all’indirizzo darja.ribaric[chiocciola]guest.arnes.si

giovedì 16 febbraio 2006

News: Aggiornamento sull'Iperodonte del Tamigi

Sulla lista di discussione ECS-Talk, di cui vi ho già parlato qui, è uscito un report sulla vicenda dell'iperodonte che in gennaio si era perso nel Tamigi. Ecco alcuni punti interessanti:
- l'habitat normale per questi cetacei è rappresentato dai canyons molto profondi, anche oltre i mille metri, come quelli che si trovano molto più a nord, attorno alle Isole Ebridi e Shetland o molto più a sud nella Baia di Biscay. Ma altri tre avvistamenti nel mare del Nord (uno a Southend, e due a Aberdeen) sempre in quei giorni, fanno pensare che ci fosse un gruppo di questi cetacei, da quelle parti;
- sempre in quel periodo, nel Mare del Nord, sono stati visti molti "magiatori di calamari", cioè grampi, stenelle, globicefali e anche due capodogli, facendo pensare a un'inusuale presenza di calamari in zona, che avrebbe attirato gli iperodonti;
- l'esemplare era una femmina immatura di 5,85 m;
- soffriva di una profonda disidratazione, problemi renali e leggeri danni muscolari;
- lo stomaco era pieno di becchi di calamari. Solo becchi cornei, quindi non mangiava da diverso tempo;
- conclusioni, l'esemplare è entrato nel Mare del Nord seguendo i calamari, si è spinto troppo a sud, e non è riuscito a tornare indietro, infilandosi poi per sbaglio, verso ovest, nel Tamigi. Non ha più trovato calamari da mangiare (e da qui anche la grave disidratazione), mentre i problemi muscolari dovrebbero essere dovuti alla lunga permanenza in acque troppo basse.

lunedì 13 febbraio 2006

News: Geo & Geo

Martedì 14 febbraio, alla trasmissione Geo & Geo, in onda su RaiTre alle ore 17:50, ci sarà un servizio su Mary G., la piccola delfina salvata l'estate scorsa dalla Fondazione Cetacea, e ora ospitata presso il parco Oltremare.
P.S.: ci sarà anche una brevissima apparizione del sottoscritto...

venerdì 10 febbraio 2006

News: informazioni sulle tartarughe marine


Come promesso nel post “News: informazioni sui Cetacei” eccoci ora a qualche dritta per entrare nel mondo dei tartarugologi. Sappiate però che intendo solo tartarughe marine. Testuggini terrestri o palustri non sono nei miei campi di interesse, per quelle andate dai miei amici del Tartaclub Italia.

Tartarughe marine

Ogni anno si svolge il grande, eccezionale, mastodontico simposio mondiale sulle Tartarughe marine. E’ un convegno di dimensioni spropositate. Io ci sono stato solo una volta, a Miami, nel 2002. Nel 2006 si svolgerà a Creta (è la prima volta che si tiene in Mediterraneo).

Trovate le informazioni qui.

Poi, a distanza di qualche anno l’uno dall’altro ci sono i convegni Mediterranei sulle tartarughe. Il primo è stato a Roma nel 2001, il secondo l’anno scorso in Turchia.

Poi ci sono le liste di discussione.

Le più importanti:

C-Turtle (Lista mondiale sui mammiferi marini, super-consigliata)
Per iscriversi: scrivere a LISTSERV@lists.ufl.edu con scritto nel corpo del messaggio:
SUBSCRIBE CTURTLE Nome Cognome.

MedTurtle (lista mediterranea, consigliata).
Per iscriversi: mandare una e-mail a medturtle-request@compulink.gr con la parola SUBSCRIBE nel corpo del messaggio

ITART (lista italiana, ve la consiglio ma è un po’ addormentata, ultimamente)
Per iscriversi mandare un messaggio a itart-subscribe@yahoogroups.com oppure andate qua http://groups.yahoo.com/group/itart/

Non è mia intenzione in questi post mettere un elenco di link, ma per le tartarughe marine almeno uno ci vuole. Tutto lo scibile umano su questi Rettili lo trovate su www.seaturtle.org. Un sito eccezionale, dove fra migliaia di cose interessanti, potete anche cliccare su tracking. Vedrete a sinistra una colonna di nomi. Sono i nomi di decine e decine di tartarughe, in varie parti del mondo, marcate con trasmettitori satellitari. Ciccando sui nomi delle tartarughe vi si apre una cartina con il tracciato che quella tartaruga sta compiendo giorno per giorno, in tempo reale. Buon divertimento!

mercoledì 1 febbraio 2006

Riflessioni: passioni (2)

Il post del 15 gennaio “Riflessioni: passioni” ha suscitato diversi commenti. Ospito molto volentieri sul mio blog la discussione che ne è scaturita. Avevo deciso di “stare a guardare”, ma l’ultimo commento di Federica richiede che esprima il mio parere, soprattutto perché è rivolto alle parole di una ragazza (Roberta) di 16 anni. Rispetto l’opinione di Federica, ma credo che in quello che scrive ci sia un risvolto molto triste.

Lavorare nell’ambiente della “natura e degli animali” (scusate l’orribile semplificazione) è difficile perché le opportunità sono molto poche. Se poi si decide di puntare verso la biologia marina, lo spettro di scelte si riduce ancora. Infine se si è interessati ad animali particolari come i Cetacei, ma anche le Tartarughe marine e gli Squali, l’imbuto si restringe ancora a dimensioni infinitesime.

Ciò non toglie che ce la si possa fare. Ciò non toglie che sia giusto provarci, almeno!

Le discipline scientifiche richiedono studi difficili (in realtà né più né meno di tanti altri); e allora? Basta una prima difficoltà per accantonare un sogno, un progetto, una passione?

Scegliere il corso di laurea in base alla facilità di impiego sarà anche comodo e pratico ma per la miseria che tristezza. Gli anni spesi all’università non sono e non devono essere solo il mezzo per arrivare al “pezzo di carta” (ma siamo ancora lì?) e all’impiego ma anche l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze personali e di concimare e innaffiare il seme di quello che si vuole diventare poi. Se si ha la passione e un interesse forte per qualcosa, come si può decidere di buttare tre o cinque anni della propria vita in qualcos’altro, per un “lavoro assicurato”?

Roberta hai una probabilità su mille di lavorare in questo campo, ma intanto seguila, e poi vedrai che durante il percorso potrai scoprire tanto di più, magari deciderai da sola di fare delle deviazioni sulla strada della tua formazione.

Il mio consiglio è di iscriverti a una Facoltà che ti dia una buona base scientifica (Scienze Naturali, Scienze Ambientali, Scienze Biologiche, per esempio). Durante gli anni di università, dal momento che nessuna di queste ti prepara a lavorare su ambiti così specifici, datti da fare da sola. Nel post “News: informazioni sui Cetacei” ho già scritto come fare un passettino nell’ambiente dei cetologi.

Inoltre usa le estati per fare volontariato e esperienze nel settore che ti interessa. Nelle liste di discussione che vi ho consigliato ci sono spesso richieste di volontari in giro per il mondo, a lavorare su delfini eccetera.

Accresci le tue conoscenze e il tuo bagaglio di esperienze. Studia, leggi, cerca, tracciati la TUA strada.

A cercare un lavoro di ripiego fai sempre in tempo… In bocca al lupo!