giovedì 14 marzo 2013

Ancora megattere in Mediterraneo

Un mio articolo pubblicato su Mare Mag.

Una megattera a sud di Lampedusa
Provate a prendere un libro degli anni ’90, uno di quei manuali sui Cetacei dei Mediterraneo. Cercate la megattera (Megaptera novaeangliae) e, o non lo trovate, o leggerete che è stata raramente avvistata in Mediterraneo. In effetti, sebbene presente praticamente in tutti i mari del mondo, la megattera ... Leggi il resto...

mercoledì 13 marzo 2013

Tirreno: continua la strage di stenelle

Sono passate due settimane da quando ho scritto della moria che sta colpendo le stenelle (Stenella coeruleoalba) del Tirreno: il numero di delfini morti era a 57 esemplari. Ma il fenomeno non sembra fermarsi. 
Due giorni fa il Ministero dell'Ambiente ha aggiornato i "conteggi" con gli ultimi spiaggiamenti, e siamo già arrivati a 79 stenelle morte. Qui il comunicato del Ministero.
Qui a fianco la mappa dei ritrovamenti, realizzata dalla Banca Dati Spiaggiamenti gestita dal Cibra (Università di Pavia). Se ci cliccate sopra, si ingrandisce.
Quello che si teme maggiormente è un'epidemia di morbillivirus, responsabile nel 1991 della morte di centinaia di esemplari. E, purtroppo, più procedono le analisi più quest'ipotesi sembra meno lontana: su 24 delfini esaminati, ben 12 sono risultati positivi al virus.
Praticamente da escludere invece l'ipotesi di un fenomeno di inquinamento acuto, perché non si spiegherebbe come mai sono solo le stenelle ad essere colpite.

A margine, vi segnalo anche due articoli sull'argomento, questo (del 12 febbraio) e questo più recente, due giorni fa, del noto cetologo Giuseppe Notarbartolo di Sciara.

L'attenzione è alta, i gruppi coinvolti lavorano bene, il Ministero dell'Ambiente emette regolarmente comunicati sulla vicenda (una bella sorpresa, devo dire), e anche se non si può fare praticamente nulla per i delfini colpiti, almeno le indagini sono accurate e dovrebbero darci risposte sempre più chiare. Non è tanto, ma è sicuramente qualcosa.

sabato 9 marzo 2013

Il sogno di Guido

Ho già parlato di Guido Pietroluongo, uno studente di veterinaria, una persona umile ma capace, volonterosa, tosta. Si batte per il mare, per i Cetacei e per la sua terra: il Gargano e la Puglia. Studia, scrive, si ingegna, è attivo.
Un suo report che parla di come la ricerca di idrocarburi in mare abbia impatto sulla vita dei Cetacei, è stato prima firmato da molte associazioni ambientaliste, e poi inviato ai Ministeri della Repubblica Italiana e ai principali Enti preposti al monitoraggio e al controllo di queste attività e dei loro impatti (ISPRA, ARPA, Comando Generale delle Capitanerie di Porto etc. etc.), per richiedere di valutare attentamente e di analizzare con accuratezza questi aspetti prima di rilasciare i permessi di ricerca ed estrazione.

Nel frattempo cullava un sogno: tutelare i Cetacei che vivono nel Golfo di Manfredonia. Ma non lo cullava solo nella sua testa. Guido non è uno che aspetta che le cose gli caschino addosso. No, ha preso "carta e penna" (o più probabilmente un pc) e ha preparato un progetto, che poi ha presentato a un bando indetto dalla Regione Puglia.

E lì, il progetto si è arenato. Non è passato.
Guido ha affidato a Facebook la sua delusione, ma anche la sua incrollabile volontà ad andare avanti e a non mollare:
"L'8 Marzo dell'anno scorso ho messo il punto ad un progetto che rappresenta la mia vita: tutelare i Cetacei che, come il famoso lone-sociable Filippo di Manfredonia, vivono in questo Golfo pieno di Biodiversità.
Lo inviai con tutto il mio entusiasmo a due delle persone che più stimo da sempre. Principi Attivi mi ha dato la possibilità di partecipare ad un finanziamento della Regione Puglia per concretizzare questa idea che mi accompagna dal 1997. Ci ho provato, completamente da solo, senza l'aiuto di nessuno ho riscritto per la seconda volta questo progetto che voleva salvaguardare un patrimonio unico nel suo genere e che per casualità di eventi ha come scenario proprio l'areale del Gargano. Luoghi che hanno ospitato uno dei rarissimi casi di delfini solitari al MONDO, luoghi che hanno ospitato uno spiaggiamento di massa di 7 Capodogli UNICO nel Mediterraneo, luoghi che gridano aiuto e che segnalano la loro sofferenza da diversi anni in tutti i modi possibili. Non cercavo nulla per me stesso, nessun tornaconto, nessuna visibilità, niente! Ma avrei voluto solo che questo obiettivo, di tutela e valorizzazione di un habitat peculiare unico nel suo genere, fosse finalmente raggiunto. Io ci ho creduto e ringrazio dal più profondo del mio cuore chi mi è stato a fianco, anche solo per un attimo e mi ha sostenuto nel mio sogno.
Questo sogno è finito l'8 Marzo di quest'anno.
Una coincidenza, un ciclo che si chiude ma sicuramente il sogno resta e continuerò a crederci con tutte le mie forze finché sarò su questo Pianeta. Qualcuno non ha capito il mio progetto e non ha ancora capito che senza una politica ambientale di tutela del patrimonio pagheremo conseguenze gravi a livello di ecosistema in cui viviamo, e già tante ne stiamo pagando, Probabilmente ci sono stati progetti più meritevoli ma ancora una volta il potenziale ambientale di una risorsa eterna ed infinita, come quella del mare, è stato ignorato e messo da parte. Parte del mio cuore rimane deluso ma sicuramente una sconfitta non cambia la vita come una vittoria. Io continuo a crederci e continuerò ad andare avanti per questa strada, che mi ha dimostrato sempre, e soprattutto a livello internazionale, che questo progetto merita. Io continuo a sognare e chi mi sarà a fianco continuerà a farlo con me credendo in un futuro migliore possibile. Forse non siamo ancora pronti a tutto questo e mi dispiace, soprattutto per queste creature del mare che stiamo violentando senza neanche accorgercene fino a perderle silenziosamente. Non voglio intraprendere questo cammino altrove (all'estero probabilmente avrebbe avuto un maggiore rilievo) perché la Capitanata è un territorio straordinario e pieno di vita e non merita di essere abbandonato così.
Grazie a tutti vi voglio bene!"

Ti vogliamo bene anche noi Guido. Non mollare mai.

mercoledì 6 marzo 2013

Una splendida giornata

Uso il titolo della bella canzone di Vasco Rossi, per raccontare, con immagini, l'intensa giornata passata ieri a Porto S. Giorgio.
Al mattino, incontro a teatro con gli studenti di II e III media (circa 250 ragazzini).
Qui poco prima che i ragazzi arrivassero. Che emozione essere sul palco di un teatro! Anche se c'ero già stato.

I ragazzi sono arrivati. Si sono rivelati una platea non troppo facile e abbastanza... rumorosa. Ma tutto sommato direi che è andata molto bene.

Nel pomeriggio, alle 15, incontro con l'Assessore alla Cultura del Comune di Porto S. Elpidio. Persona disponibile e attenta. Abbiamo parlato di proposte e progetti interessanti.

Alle 18, presso la sala Castellani, presentazione del libro "Jack il delfino e altre storie di mare".

Alla fine, firme e dediche sui libri e foto di rito. Ho rivisto anche con piacere il mio amico Leonardo, un ragazzino che mi segue da quando era... un bimbo e che ieri ho rivisto molto cresciuto (infatti non l'avevo riconosciuto! Scusa Leonardo). Qui sotto, Lara.

Grazie a Flavia del CEA La Marina Ecoidee per la splendida giornata, finita a notte inoltrata.

I commenti del giorno dopo...








domenica 3 marzo 2013

Due incontri

Martedì 5 sarò a Porto S. Giorgio, per un doppio appuntamento.

Al mattino ripeterò l'esperienza meravigliosa dello scorso anno, e sarò al Teatro comunale della città, con la conferenza "Il mare che non ti aspetti". Nel 2012 ho parlato davanti a 300 bambini delle scuole elementari (vedi la foto qui di fianco), mentre martedì ci... proverò con i ragazzini delle medie (anzi, della scuola secondaria di I grado).

Nel pomeriggio, alle 18,00 appuntamento pubblico, a ingresso libero, per la presentazione di "Jack il delfino e altre storie di mare", presso la Sala Castellani (di fronte al Teatro comunale).

Questa full-immersion è possibile grazie all'organizzazione del Centro di Educazione Ambientale "La Marina Ecoidee", che ringrazio.